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Nel deserto, tentato da Satana

fr. Enzo

Mc 1, 12-15

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo»

È una gioia ora poter servire Gesù dopo aver assistito trepidanti al suo duello con l’avversario che le ha tentate proprio tutte per farlo deviare dal cammino tracciatogli dal Padre. Sì, è stato un duello, una lotta, non un dialogo, perché Gesù non ha commesso la stoltezza dei progenitori che han conversato col tentatore. Ha risposto a muso duro, citando categoricamente la Scrittura con cui ha rintuzzato ogni provocazione seducente. Fare un bel miracolo a mio uso e consumo, trasformando le pietre in pane per cavarmi la fame? No, i miracoli li farò solo per gli altri! Giocare la carta del successo con un colpo di scena clamoroso a Gerusalemme, abbagliando la folla perché vedano in me il messia? No, non seguirò la via dello spettacolo, ma quella dell’umiltà! Dominare il mondo gustando l’ebbrezza del potere, facendomi però tuo servitore, principe della menzogna? No, certo che servirò, ma non te, bensì il Padre mio e gli uomini che mi sono stati affidati. Così alla fine l’ha cacciato via e siamo arrivati noi angeli.